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Investe un capriolo senza fermarsi: la Polizia Locale lo rintraccia il giorno dopo

“Investire un animale e non fermarsi, oltre ad essere un comportamento sbagliato, è anche una violazione punita dal Codice della Strada – ricorda l’Assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo. “Purtroppo – continua de Gavardo – sono frequenti gli episodi che avvengono sull’Altipiano e che coinvolgono l’attività del nostro Distretto Territoriale di Opicina”.

Qualche mattina fa una pattuglia della Polizia Locale di Trieste (4° Distretto di Opicina) è incappata in un capriolo morto sul ciglio della strada, a Banne: vicino all’animale, numerosi frammenti di plastiche e vetri, riconducibili ad un veicolo.

Attraverso la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, presso la sala operativa, il personale riusciva a ricostruire l’incidente, avvenuto la sera prima: si vedeva infatti un veicolo che, da Opicina verso Padriciano, investiva il capriolo mentre stava attraversando la strada; il conducente, dopo un breve arresto, ci ripensava e proseguiva la marcia.

Il Codice della Strada prevede invece l’obbligo di fermarsi e “porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno” quando dall’incidente “derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti” (art. 189 comma 9 bis); la norma nazionale è completata da quella regionale che impone a chiunque trovi un animale ferito o lo ferisca involontariamente di “prestargli soccorso” o “provvedere affinché gli venga prestato soccorso” (L.R. n°20/2012, art. 18).

Il responsabile dell’investimento è stato quindi identificato e sanzionato.

Agente Gianna

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della Polizia Locale di Trieste

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