Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue:
nei giorni scorsi il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste (da qui in poi NPG) aveva ricevuto innumerevoli denunce per il danneggiamento di autovetture in sosta nel centro cittadino: si parla di decine di autoveicoli rigati con un oggetto appuntito, alcuni dei quali piuttosto pesantemente.
Gli investigatori si attivavano subito per rintracciare i presunti responsabili, in sinergia con la Sala Operativa che si metteva a loro disposizione per salvare tutte le immagini del sistema di videosorveglianza che potessero risultare in qualche misura utili alla non facile ricerca. Ad esse si sono aggiunti anche gli spezzoni delle videocamere private, prontamente messi a disposizione del NPG.
La visione di tutti questi numerosi filmati, più alcuni monitoraggi mirati sul territorio, consentivano di identificare e denunciare una persona sulla quale erano riusciti a raccogliere elementi di prova sufficienti a presupporre un suo possibile coinvolgimento negli illeciti denunciati, ipotesi rafforzata anche dall’esistenza di altri precedenti a suo carico per reati specifici dello stesso tipo, oltre che per resistenza, rapina e furto aggravato.
“Nell’evidenziare l’ottimo lavoro svolto dal personale della nostra Polizia Locale – sottolinea l’Assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo – colgo l’occasione per rilevare quanto importante sia il contributo della cittadinanza, che ringrazio per l’elevato senso civico: il Nucleo sta ancora ricevendo segnalazioni e denunce e sta procedendo ad acquisire ulteriori elementi utili”.
Si ricorda che il NPG riceve in via Revoltella 35 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 10 e lunedì e mercoledì anche dalle 14 alle 16, o su appuntamento (telefono, 040.675.7628; email, plts.giudiziaria@comune.trieste.it).
Si puntualizza che il procedimento penale nei confronti dell’indagato pende ancora nella fase delle indagini preliminari e che la sua responsabilità effettiva sarà vagliata nel corso del successivo processo e che non sono fornite generalità dell’indagato, né elementi per la sua identificazione.
