Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
L’altro giorno una pattuglia della Polizia Locale di Trieste (3° Distretto territoriale di via Giulia) fermava un cittadino straniero alla guida di una macchina italiana. Al primo esame dei documenti, saltava subito all’occhio che la patente e la carta identità esibite erano poco credibili.
Il personale chiamava in ausilio sul posto il collega del Nucleo Falso Documentale per una prima conferma: i documenti apparentemente rilasciati da uno Stato dell’Unione Europea erano in effetti falsi.
Il conducente fermato esibiva allora il passaporto e il permesso di soggiorno e questi erano in regola.
Maggiori approfondimenti delineavano meglio la situazione: l’uomo era stato titolare di patente italiana che però gli era stata ritirata 5 anni prima per guida in stato di ebbrezza. Per questo ammetteva di essersi procurato in Croazia, per 1500 €, carta identità e patente croata false.
Per il possesso del documento falso valido per espatrio, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari (l’articolo 497 bis del Codice Penale prevede l’arresto obbligatorio). Sequestrato anche un coltello trovato nel suo marsupio.
L’Assessore alle Politiche della Sicurezza Caterina de Gavardo, nell’esprimere grande soddisfazione per la professionalità e il grande lavoro di squadra degli operatori, afferma: “Si tratta dell’ennesima conferma di quanto sia importante e preziosa la presenza della nostra Polizia Locale sulle strade e dell’accuratezza dei suoi controlli stradali, a tutela della sicurezza di tutta comunità”.
Si puntualizza che il procedimento penale nei confronti dell’indagato pende ancora nella fase delle indagini preliminari e che la sua responsabilità effettiva sarà vagliata nel corso del successivo processo e che non sono fornite generalità dell’indagato, né elementi per la sua identificazione.
