Causare un incidente ed andarsene è un comportamento incivile. E non conviene perché la Polizia Locale, nella quasi totalità dei casi, rintraccia il responsabile e le conseguenze per lui sono molto pesanti. Anche nell’ipotesi che abbia causato solo danni materiali. Quanto è successo la scorsa settimana a Prosecco, di fronte alla trattoria sociale, ne è un esempio.
Il conducente di una Toyota Yaris, transitando sulla S.P. 1, perde il controllo e va a sbattere piuttosto violentemente contro un cippo di pietra, tanto da sollevarlo parzialmente dall’asfalto (vedi foto).
La mattina dopo una pattuglia del Distretto C (quello che ha competenza territoriale sull’altopiano) passa di lì dopo aver concluso degli accertamenti in via San Nazario, nota il cippo divelto e subito – dopo aver fatto transennare l’area – decide di raccogliere tutti gli indizi che la conducano al responsabile. Quello più risolutivo è l’acquisizione delle immagini della telecamera privata di un esercizio commerciale: il video riporta tutto l’accaduto e consente alla pattuglia di risalire al proprietario del veicolo, grazie alla targa; allo stesso tempo riesce a stabilire che il responsabile non è il proprietario stesso ma il figlio, abitante in zona.
Dopo aver trovato il veicolo in sosta, con danni evidenti, la pattuglia raggiunge il giovane il quale, pur ammettendo le sue colpe, si è visto contestare una pesante sanzione: fuga dall’incidente1, perdita del controllo del veicolo2 e danneggiamento del cippo3. 387 euro, 4 punti in meno e il ripristino dei luoghi a suo carico: si fosse fermato, avrebbe “risparmiato” 303 euro ed i punti sulla patente.