È sempre alta l’attenzione della Polizia Locale sull’occupazione degli stalli riservati ai disabili e sull’uso illecito del contrassegno. Ricordiamo che quest’ultimo ha lo scopo di rendere un po’ meno difficile la mobilità di chi ha gravi problemi di deambulazione. Chi espone il pass senza averne il bisogno priva il disabile di un diritto sacrosanto.
L’altro giorno una pattuglia del Distretto B di via Giulia, controllando gli stalli invalidi di via Carducci 6, notava una Volkswagen Passat con regolare contrassegno (non scaduto, formato regolare, ologramma compreso): nulla da eccepire, quindi.
La stranezza – ma anche lo spiccato spirito di osservazione degli operatori – è emersa poco dopo sul parcheggio invalidi di via Giustiniano, occupato da una Peugeot 508 con l’identico contrassegno della Passat (con lo stesso numero seriale). La pattuglia ha perciò raggiunto il titolare del documento il quale ammetteva di averlo perso tempo prima e di averne richiesta una copia al suo Comune di residenza; mostratagli la foto dell’altro contrassegno, questi riteneva potesse essere quello smarrito. E, in effetti, l’ingrandimento della foto sul cellulare rivelava la cancellazione di alcune scritte che ad occhio nudo era difficile osservare.
A quel punto non restava che ritornare in via Giustiniano e rimuovere la Peugeot accertando la doppia violazione per uso improprio di contrassegno1 e sosta su spazio riservato agli invalidi2. Ma proprio mentre si stavano avviando le operazioni con il carro attrezzi, ecco arrivare il proprietario: il contrassegno l’aveva raccolto da terra ed aveva deciso di usarlo, senza pensarci troppo. Una “leggerezza” che gli è costata anche la denuncia per uso di atto falso3 (il contrassegno è stato immediatamente posto sotto sequestro penale).