Nel pomeriggio di ieri (ndr 12.1.21) personale in borghese del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste, nell’ambito di un servizio di prevenzione e controllo del territorio, grazie ad una segnalazione giunta alla Sala Operativa e al costante e attento monitoraggio dei social media, intercettava una Fiat Punto di cui era stato denunciato il furto pochi giorni fa nella vicina cittadina di Muggia.
Seguito a vista dagli operatori che, nel frattempo, avevano richiesto l’ausilio di una pattuglia con “colori d’istituto” per effettuare il fermo del veicolo in condizioni di sicurezza, il conducente della Fiat Punto manteneva una condotta di guida estremamente pericolosa, sfrecciando a velocità sostenuta anche lungo strade particolarmente strette e utilizzando la viabilità secondaria al fine di evitare possibili controlli.
Mentre il veicolo si avvicinava all’ospedale di Cattinara, zona notoriamente molto trafficata ed estremamente frequentata, continuando a mantenere una velocità sconsiderata e sbandando pericolosamente, gli operatori in borghese decidevano per tutelare l’incolumità della cittadinanza, di porre fine all’inseguimento alla prima occasione utile che si fosse presentata.
L’occasione si è presentata nel parcheggio antistante i capolinea degli autobus davanti all’ospedale, anche in considerazione del fatto che per entrarvi il fuggitivo è stato costretto a ridurre la sua velocità.
Costretto fisicamente a fermarsi con un posto di blocco improvvisato, il conducente (uomo, R.S. le sue iniziali) dopo che gli operatori si erano qualificati tentava invano una fuga a piedi.
Immediatamente raggiunto ed immobilizzato, anche con l’aiuto di altro personale e dell’equipaggio in uniforme del Reparto Motorizzato nel frattempo giunto sul posto, R.S. veniva ammanettato non senza difficoltà stante la strenua resistenza opposta e portato presso la caserma San Sebastiano per gli atti di rito.
Durante tali operazioni uno degli operatori intervenuti, a causa della condotta resistente ed aggressiva del fermato, ha subito un lieve infortunio che lo ha costretto a ricorrere alle cure mediche.
R.S., giovane pluri pregiudicato triestino per reati inerenti stupefacenti, contro il patrimonio e contro la persona, veniva quindi posto in stato di arresto e di un tanto veniva data immediata comunicazione al magistrato di turno che ne disponeva il collocamento agli arresti domiciliari.
Dalle verifiche effettuate, inoltre, è risultato come R.S. non fosse titolare di alcuna patente di guida perché mai conseguita.