E’ rimasto sconosciuto per quasi cinque anni ma alla fine è stato individuato e denunciato per danneggiamento aggravato.
Era marzo del 2016 quando il proprietario di un’utilitaria parcheggiata in via dell’Università aveva trovato il proprio veicolo con il finestrino anteriore lato passeggero infranto; dopo la denuncia presentata alla Polizia Locale, il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria aveva iniziato subito l’attività d’indagine, acquisendo informazioni e analizzando le tracce video di alcuni dispositivi di registrazione della zona.
Le operazioni avevano ben presto portato a focalizzare l’attenzione su un individuo, chiaramente visibile in alcune immagini, proprio nel momento del danneggiamento.
I servizi successivi di osservazione e controllo ai fini del suo rintraccio non avevano portato però alla sua identificazione e il fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica era rimasto a carico di ignoti.
Alla fine di gennaio di quest’anno personale della Polizia Locale interveniva in via Madonna del Mare per l’ennesimo episodio di danneggiamento ad un’autovettura; il responsabile del fatto aveva divelto letteralmente il tergilunotto posteriore di un veicolo regolarmente parcheggiato per poi allontanarsi repentinamente, facendo perdere le sue tracce.
Il soggetto però era stato riconosciuto da un pedone e di un tanto era stata data notizia agli agenti intervenuti. Durante le fasi di redazione dell’Informativa per la Procura della Repubblica, il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria focalizzava l’attenzione sulle caratteristiche somatiche del soggetto, tanto da ricondurre lo stesso all’episodio di cinque anni prima.
Una successiva comparazione facciale confermava un tanto e per tale motivo C.G. le iniziali, classe 1936, veniva deferito anche per l’episodio di cinque anni prima1.
1Codice Penale artt. 625(aggravante) e 635 (danneggiamento)