Una denuncia per furto di energia elettrica
“Da un controllo legato al benessere di 2 cani alla denuncia per furto di energia elettrica” – racconta l’Assessore alla Sicurezza cittadina Caterina de Gavardo. “Grazie alla cura e all’impegno cui vengono recepite le segnalazioni della cittadinanza e alla stretta collaborazione tra Nuclei specialistici e enti esterni, può capitare che da un intervento preso in carico con grande attenzione da parte della Polizia Ambientale nasca un’indagine più complessa, con risvolti imprevisti”.
E’ successo alla fine di agosto: il Nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Locale di Trieste era stato contattato da un uomo (B.B.J.L. del 1995, cubano) che chiedeva aiuto perché non era più in grado di prendersi cura dei due Amstaff dell’inquilino accanto al suo appartamento, assente da un po’ di tempo.
Gli ufficiali si recavano nell’abitazione insieme a B.B.J.L. per sincerarsi sulle condizioni dei cani, avvisando subito il servizio pubblico veterinario ed il cinovigile per il loro affidamento al canile comunale.
Durante il sopralluogo però, gli ufficiali notavano degli allacciamenti sospetti al contatore dell’elettricità (la luce, tra l’altro, era in funzione nonostante la leva principale della centralina fosse abbassata). Nel frattempo arrivava, sempre su richiesta della Polizia Locale, un tecnico Acegas.Aps-Amga che verificava il contatore di entrambi gli appartamenti (la fornitura di acqua ed elettricità del giovane era stata interrotta da un po’). Il tecnico confermava la manomissione del contatore e la probabile forzatura della valvola dell’acqua, a favore di B.B.J.L., attestando la concreta pericolosità dell’abuso; infatti, i cavi in materiale inidoneo, avrebbero potuto fondersi facilmente e causare un incendio.
B.B.J.L. veniva perciò condotto presso la Caserma della Polizia Locale dove si formalizzava la denuncia per furto aggravato (Codice Penale artt. 624 e 625 comma 7bis).