I controlli stradali sono una garanzia per una maggiore sicurezza nelle strade: talvolta la semplice verifica dei documenti, o l’accertamento di una violazione, possono avere dei risvolti inaspettati, soprattutto se l’operatore di polizia non si ferma alle apparenze.
E’ quanto successo qualche giorno fa in via Rossetti, poco prima del Viale: la pattuglia del Reparto Motorizzato della Polizia Locale di Trieste era in servizio con il TargaSystem, lo strumento per intercettare i veicoli in transito oggetto di furto, sprovvisti di assicurazione o con la revisione periodica scaduta. Proprio per quest’ultima infrazione il personale fermava una Mercedes CLA200 con alla guida il proprietario, un 39enne di origini kosovare (K.X.).
L’uomo forniva tutti i documenti richiesti meno il permesso di soggiorno che, riferiva, non aveva momentaneamente con sé: a prima vista la patente sembrava a posto ma, osservandola meglio, gli operatori notavano delle impercettibili incongruenze nell’immagine a laser variabile. Accompagnavano perciò l’uomo al Comando per accertamenti, in primis sul permesso di soggiorno ma anche per chiarire i dubbi sulla patente: grazie al Laboratorio per la verifica del falso documentale della Polizia Locale – unico in Regione – emergeva che si trattava proprio di un documento contraffatto.
L’uomo veniva quindi denunciato per falsità materiale e uso di atto falso (Codice Penale articoli 482 e 489). Contestate anche le violazioni al Codice della Strada per guida senza patente (art. 116, sanzione da 5100 euro e fermo del veicolo per 3 mesi) e per la mancata revisione (art. 80, sanzione da 173 euro e sospensione dalla circolazione).