L’importanza di essere sul territorio e di sorvegliare tutti i possibili movimenti è stata confermata, una volta di più, venerdì scorso in via Imbriani.
Una pattuglia del 1° Distretto nota un individuo che si aggira con fare sospetto: i guanti di pelle nera in agosto, i pantaloni tecnici da incursore e la giacca multi-tasche aumentano l’impressione iniziale.
Alla richiesta dei documenti l’uomo glissa millantando di appartenere al Ministero dell’Interno, di essere parte della scorta di un non meglio specificato personaggio importante. Alle insistenze della pattuglia, però, recupera il documento dal cruscotto della macchina lì vicino ma, nel fare ciò, degli oggetti cadono sul fondo: si tratta di 2 punteruoli metallici con impugnatura della lunghezza di 10 cm l’uno; nella successiva perquisizione personale gli viene trovato addosso un laccio di filo metallico di 70 cm con due anelli alle estremità, chiaramente costruito per strangolare.
Immediato l’accompagnamento di B.M. – queste le iniziali dell’uomo, triestino di 44 anni – presso il Nucleo di Polizia Giudiziaria. Il Pubblico Ministero di turno autorizza la perquisizione domiciliare dove vengono trovati e sequestrati ben 6 pugnali appuntiti con doppia lama affilata lunga tra i 20 e i 30 cm.
B.M. è stato così denunciato per detenzione di armi(1) e porto d’armi improprie(2).