Si è concluso l’iter penale, iniziato in ottobre del 2020, a carico di un’impresa che aveva abbandonato dei rifiuti edili nelle aree carsiche adiacenti a via di Peco, sopra Borgo San Sergio.
A seguito di una segnalazione il Nucleo di Polizia Ambientale rinveniva una trentina di sacchi di plastica contenenti cartongesso, materiali plastici e profilati metallici, una vasca da bagno, un materasso ed un notevole quantitativo di piastrelle rotte per una quantità totale pari a circa 17 metri cubi di rifiuti.
Le indagini del Nucleo portavano ad individuare prima l’appartamento dove erano stati svolti i lavori e una ditta locale, responsabile materiale del reato, specializzata in lavori edili di ristrutturazione e sgomberi, non iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
A seguito delle numerose prove raccolte la Procura della Repubblica delegava gli investigatori della Polizia Ambientale alla perquisizione della sede dell’impresa, al sequestro dei due autocarri utilizzati per scaricare il materiale ed all’interrogatorio di garanzia del titolare responsabile.
La vicenda seguiva il suo corso presso il Tribunale Ordinario di Trieste; pochi giorni fa l’autore del reato veniva condannato a 6 mesi di libertà controllata (divieto di allontanarsi dal Comune di residenza salvo autorizzazione, obbligo di presentarsi almeno una volta al giorno nelle ore fissate presso l’ufficio di Pubblica Sicurezza, divieto di detenere a qualsiasi titolo armi, munizioni ed esplosivi, sospensione della patente di guida, ritiro del passaporto), oltre che al corretto smaltimento/distruzione dei rifiuti sequestrati. I due autocarri venivano confiscati definitivamente.