La scorsa settimana, le Guardie Ambientali della Polizia Locale in collaborazione e su segnalazione del Servizio Ambiente Energia del Comune di Trieste, hanno accertato, grazie ad un servizio di appostamento, 5 violazioni amministrative al Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani per un totale di 5000 €.
Le sanzioni sono state comminate ad una società di ristorazione, titolare di 4 locali, che aveva presentato regolare richiesta di fuoriuscita dal perimetro Tari per aderire al libero mercato; le Guardie Ambientali hanno accertato invece i continui e ripetuti conferimenti nelle isole ecologiche comunali vicine agli stessi esercizi.
Forse non tutti sanno che nel 2020 il Testo Unico sull’Ambiente ha subito importanti modifiche per adeguarsi alle norme europee: tra queste, la possibilità per tutte le utenze non domestiche di non fruire del servizio pubblico per lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi, facendoli recuperare da terzi soggetti autorizzati.
Chi sceglie questa soluzione è esentato dal pagare la quota variabile della Tari, con l’obbligo di documentare annualmente i quantitativi di rifiuti avviati a recupero.
Sono diverse le utenze non domestiche che hanno richiesto al Comune di Trieste di fuoriuscire dal perimetro Tari appoggiandosi al libero mercato per il conferimento dei propri rifiuti.
Da settimane le Guardie Ambientali sono impegnate su questo fronte con appostamenti e controlli per verificare che chi ha scelto di uscire dal perimetro Tari non continui invece a utilizzare le isole ecologiche urbane per smaltire i propri rifiuti, aggravando così i costi pubblici a discapito della cittadinanza (Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani, art.16 comma 18).