Operazione Divergence: un anno di indagini per interrompere un consistente giro di droga in città anche a danno di minorenni. Tra i 5 arrestati, un grosso trafficante di droga e armi

Divergence, un’operazione complessa iniziata esattamente un anno fa dagli investigatori del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste, coordinati dal D.C.S.A. di Roma(1) e dalla Procura della Repubblica di Trieste (Dott. Tripani).

Tutto inizia nell’aprile del 2015 con il pedinamento del soggetto zero, il 20enne Leonardo Botteri, uno spacciatore che vendeva soprattutto marijuana e hashish a un nutrito gruppo di clienti minorenni ed adulti, da viale XX Settembre a Barcola.

Dall’indagine emerge ben presto un contatto costante del giovane, il coetaneo rumeno Argatu Razvan Ionut Viorel, suo fornitore; quest’ultimo diventa l’anello di congiunzione con un altro giro di spacciatori che non smercia solo droghe “ricreative” ma anche sostanze più pesanti: cocaina ed eroina.

Da questo punto l’indagine si scinde in due filoni, uno segue lo spaccio di droghe leggere e l’altro quelle pesanti.

Argatu attraverso la sua attività di portapizze, conduce a Michele Rossin, pluripregiudicato per spaccio di droga anche a Verona e Padova, di professione pizzaiolo in un locale triestino (locale completamente estraneo all’attività illecita di Rossin): questi è solito acquistare consistenti quantitativi di eroina e cocaina per i suoi numerosi clienti, oltre che per se stesso. Ed è proprio lui che porta al pezzo grosso dell’indagine sulle droghe pesanti: Stojan Trajkovski 58 anni, macedone ma residente in Slovenia, conosciuto dalle forze dell’ordine croate come trafficante d’armi e di droghe pesanti.

Trajkovski veniva a Trieste anche più volte al giorno per soddisfare la sua vasta clientela, consumatori abituali e spacciatori. La sua presenza qui era sempre di basso profilo: cercava di apparire come una persona semplice, un padre di famiglia anzi, un nonno. Si faceva accompagnare dalla moglie o dai nipoti, il più piccolo di soli 4 anni. Un insospettabile nonno che, invece, stava conducendo un’intensa attività di spaccio.

Siamo ad ottobre dello scorso anno: il quadro dell’indagine è praticamente delineato, i protagonisti piccoli e grandi hanno un volto, un nome. È ora di passare all’azione.

A fine novembre il primo arresto: una spacciatrice di 52 anni, che si riforniva dal Trajkovski, viene sorpresa con 50 grammi di sostanze stupefacenti (eroina e cocaina). Si tratta di Nicoletta Venni già nota per spaccio ed uso di droga.

A dicembre arresto e misura cautelare per Botteri e Argatu i due ventenni, dopo avergli trovato addosso marijuana, speed, extasy, amfetamine e chetamine (l’anestetico dei cavalli).

A gennaio Rossin, il pizzaiolo di 35 anni, trovato in possesso di 65 grammi di eroina (acquistata da Trajkovski): ricordiamo che ne basta un grammo per confezionare circa 4 dosi; il quantitativo sufficiente per 260 dosi che, vendute in media a 50 euro, gliene avrebbero fruttato circa 13000.

L’epilogo sabato scorso, il pesce grosso casca nella rete: il giudice delle indagini preliminari emette un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Stojan Trajkovski per tutti i capi d’accusa raccolti nel corso della lunga indagine. Gli investigatori lo fermano in pieno centro città sabato mattina, prima che potesse iniziare la sua illecita attività giornaliera, e lo conducono alla casa circondariale a disposizione del magistrato. Denuncia per concorso in traffico e spaccio anche per la moglie.

NOTE

(1) Dipartimento Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno

Agente Gianna

Pagina Facebook ufficiale
della Polizia Locale di Trieste

Contatore incidenti stradali

Rilevati dalla Polizia Locale
Dal 1° gennaio al 30 novembre 2024
Incidenti totali
0
soli danni materiali
0
con feriti
0
mortali
0

Ultime notizie

Ultimi avvisi

Condividi

Skip to content