Sequestro di 60 grammi di hashish. Atti osceni in giardino pubblico. Bloccato un daino sulla S.S. 202
“Uomini e donne con competenze, formazione, esperienze diverse, impegnati su più fronti ma sempre a disposizione della città e dei cittadini, questo il messaggio che voglio dare”. Esordisce l’Assessore alle Politiche della Sicurezza de Gavardo raccontando un pomeriggio con la Polizia Locale. “Tante situazioni diverse, alcune complesse, gestite con grande professionalità dalle pattuglie, durante il servizio d’istituto, come è successo lunedì 4 marzo”.
La pattuglia in borghese del Nucleo di Polizia giudiziaria, ad esempio, ha sequestrato ad un gruppetto di giovani 60 g di hashish nel corso di un controllo mirato nel giardino Basevi di via San Giacomo in monte, segnalato per il possibile spaccio di sostanze stupefacenti e obiettivo sensibile vista la vicinanza del liceo ma anche di altre realtà educative nelle quali gravita un gran numero di minori (scuola elementare, ricreatorio e società sportiva).
Il 3° Distretto (via Giulia) invece, avendo tra le priorità d’istituto nel giardino pubblico “de’ Tommasini” il contrasto a comportamenti esecrabili come quelli intercettati nelle settimane passate e riportati con larga eco sui media locali, proprio ieri è intervenuto bloccando uno di questi atti illeciti, grazie al pattugliamento costante in quest’area molto frequentata da bambini e giovanissimi.
Il terzo fatto, curioso ma che avrebbe potuto avere risvolti anche tragici, è quello del daino sulla carreggia della S.S. 202 all’altezza di Valmaura, intercettato ma soprattutto bloccato da una pattuglia del Reparto Motorizzato: gli agenti dapprima gli si sono avvicinati a bordo carreggiata creando una sorta di barriera per impedirgli di recare ai veicoli in transito; poi, lo hanno spinto progressivamente verso l’area boschiva retrostante l’area di servizio; l’animale, al contrario di quanto ci si poteva aspettare, non era affatto intimorito dagli operatori tanto che in alcuni frangenti ha minacciato di dar loro contro. Tutto però è andato a buon fine, anche con la successiva collaborazione di Enpa e Anas; si presume che si sia introdotto da un buco nella rete di recinzione, subito segnalato all’Ente gestore per il ripristino. L’Enpa ha precisato che si trattava effettivamente di un daino giovane (gli si sta formando il palco), unico esemplare in zona, forse scappato da un allevamento.