L’importanza di ascoltare e dare credito alla vittima
All’inizio di dicembre una donna si rivolgeva al Nucleo contrasto violenza stalking e abusi della Polizia Locale di Trieste per denunciare una serie di danni materiali da parte di ignoti, uniti alla sensazione che qualcuno la stesse pedinando.
La donna denunciava i danni patiti e forniva alcuni elementi che la inducevano a pensare di essere sorvegliata. Il Nucleo raccoglieva altre prove che confermavano i suoi timori: qualcuno in effetti ne controllava le mosse con cadenza quasi quotidiana; i sospetti cadevano su un uomo con il quale aveva avuto una relazione, ora conclusa.
Di concerto con il pubblico ministero titolare dell’indagine e in collaborazione con il Nucleo di polizia giudiziaria, gli investigatori avviavano quindi il monitoraggio degli spostamenti dell’uomo con specifici appostamenti. Ciò ha permesso di chiudere l’indagine qualche giorno fa, intercettando l’uomo mentre cercava d’introdursi nell’abitazione della vittima: gli operatori intervenivano prontamente bloccandolo.
Accompagnato alla caserma di via Revoltella, dopo gli accertamenti del caso e la comunicazione al pm di turno, veniva tratto in arresto obbligatorio in flagranza1 per violazione di domicilio, resistenza e atti persecutori, aggravati dall’essere stati commessi verso persona con cui il soggetto è stato legato da relazione.
“Il mio plauso agli operatori che, preparati e avvezzi a non sottovalutare importanti campanelli d’allarme, hanno accolto da subito la richiesta d’aiuto della signora e, partendo da un ascolto serio ma soprattutto disponibile a darle credibilità, si sono prontamente attivati”, è il commento dell’Assessore alle politiche della sicurezza cittadina Caterina de Gavardo.
1 Codice Penale articolo 612 bis