Comportamenti incivili a danno di altri ma che quasi sempre si pagano a caro prezzo
Il Reparto Motorizzato della Polizia Locale di Trieste spesso interviene a rilevare incidenti nei quali il responsabile ha scelto di allontanarsi. Nei casi più gravi – quelli con lesioni personali – si commette un reato penale, l’omissione di soccorso; ma anche quando si causano solo danni materiali, il Codice della Strada prevede sanzioni serissime che si potrebbero facilmente evitare assumendosi le proprie responsabilità.
La Polizia Locale negli anni ha affinato le tecniche d’indagine tanto da riuscire – quasi sempre – a risalire a chi ha provocato l’incidente (con gran sollievo di chi ha subito il danno).
Uno di questi esempi è successo proprio alcuni giorni fa: negli uffici del Reparto si era presentata una persona per denunciare un danno da diverse migliaia di euro al proprio veicolo in sosta in piazza Foraggi. Gli operatori hanno subito acquisito alcune immagini del sistema di videosorveglianza dalle quali si vedeva chiaramente la dinamica del sinistro ma non altrettanto bene la targa del veicolo che lo aveva causato. Ciononostante, grazie ad una puntuale attività di ricerca unita alla profonda conoscenza del territorio, due giorni dopo hanno rintracciato il veicolo che riportava danni del tutto compatibili con l’evento denunciato.
La responsabile, una giovane neo-patentata, invece di comunicare i proprio dati o contattare la Polizia Locale per segnalare l’incidente, su cattivo consiglio di un parente, si era arbitrariamente allontanata.
Così non è andata: si è vista contestare una sanzione da 431 euro e, in un solo colpo, ben 12 punti in meno sulla patente nuova; proprio perché neopatentata, i 6 punti normalmente previsti, sono stati raddoppiati.
“La presenza sul territorio e una riconosciuta professionalità nell’ambito dell’infortunistica stradale – riferisce l’Assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo – porta la Polizia Locale di Trieste a rintracciare più del 95% dei responsabili d’incidente che hanno provato a scappare dalle loro responsabilità. Ad oggi, sono 250 le violazioni all’art. 189 del Codice della Strada (Comportamento in caso d’incidente) registrate nel 2024. Questo a ulteriore dimostrazione che, negli incidenti, l’unica cosa ragionevole e conveniente sia fermarsi e fornire i propri dati all’altra parte coinvolta o ad un organo di polizia stradale”.