Una madre di 81 anni, con numerose patologie che le riconoscono un’invalidità del 99%; si muove con difficoltà ha bisogno delle stampelle, deve sdraiarsi frequentemente per riposare.
Cinque anni fa il figlio torna a vivere con lei e da allora inizia un escalation di maltrattamenti e violenze nei confronti dell’anziana donna finché l’esasperazione la convince a rivolgersi al Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale e denunciare l’uomo L.V.R. di 59 anni.
Il racconto della donna, supportato da molte testimonianze, parla di una quotidianità fatta di continue offese, frasi denigratorie, minacce e umiliazioni; negli ultimi tempi, alla violenza verbale si è aggiunta anche quella fisica.
Anziché esserle di aiuto nelle faccende domestiche – dalle pulizie in casa alla spesa – l’uomo lasciava che continuasse ad occuparsene lei, con l’aggravio di lavorare per due; le impediva di usufruire del bagno, tanto che l’anziana signora si trovava costretta ad utilizzare un secchio per le sue necessità fisiche. Stessa scena la mattina appena sveglia: non riusciva a prendere le medicine del giorno perché la cucina era occupata dal figlio che si rifiutava in malo modo di aprirle. Se sentiva il bisogno di stendersi sul suo letto e lo trovava occupato dall’uomo, non c’era verso che questi si smuovesse da lì. La donna riporta sul corpo evidenti lesioni – ecchimosi agli avambracci, un trauma al ginocchio -: il figlio negli ultimi tempi ha iniziato a stringerla per le braccia o a strattonarla; in un caso l’ha addirittura spinta, facendole perdere l’equilibrio.
La denuncia lo scorso gennaio: gli investigatori hanno informato subito la Procura della Repubblica che li ha delegati a raccogliere tutte le evidenze di questa violenza familiare e formulato successivamente, nei confronti di L.V.R., una richiesta di misura cautelare1 al Giudice per le indagini preliminari, per maltrattamenti e lesioni personali2.
Giovedì scorso (9 marzo), il GIP ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza che gli imponeva di lasciare l’abitazione della madre e di non accedervi senza specifica autorizzazione (immediatamente eseguita): il mancato rispetto delle misure restrittive potrebbe costargli il carcere.