Tolleranza zero alla vendita di alcol ai minori

Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante: i giovani, infatti, fin dalle prime ore del pomeriggio si incontrano con gli amici per mangiare e bere qualcosa, a caccia di cocktail e “shottini” a forte gradazione alcolica e a basso costo.

La Polizia Locale da sempre sensibile a queste tematiche ed ai controlli antidegrado, grazie alla segnalazione dei cittadini, ha individuato nei giorni scorsi due locali in zona Rive-Lazzaretto Vecchio che servivano per pochi euro alcolici a minorenni.

Gli operatori della Polizia Locale (Polizia Commerciale e Nucleo Interventi Speciali) in abiti borghesi hanno così potuto osservare che alcuni giovani (con un’età compresa tra i 16 e i 18 anni) bevevano birra e “grappini”.

La consumazione veniva pagata e gli operatori intervenivano identificando i clienti e il personale dell’esercizio. Una volta verificata l’età anagrafica dei clienti si provvedeva nei confronti dei titolari degli esercizi; uno dei due locali è stato già sanzionato lo scorso anno pertanto a breve dovrebbe scattare la sospensione dell’attività per tre mesi.

È previsto anche l’obbligo di richiesta di un documento di identità da parte del venditore per verificare la maggiore età a meno che l’età del giovane non sia manifesta.

La legge vieta la somministrazione (cioè la vendita per il consumo sul posto) di bevande alcoliche, e ai sensi dell’articolo 14-ter della legge 30 marzo 2001 nr. 125, se eseguita nei confronti di minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni1 la sanzione è amministrativa per un importo di 333,33 euro.

 

 

1se eseguita nei confronti di minori di 16 anni si applica l’articolo 689 del Codice Penale

Agente Gianna

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