Il costante monitoraggio del territorio è un obiettivo primario della Polizia Locale che le consente spesso di prevenire gli illeciti invece di reprimerli. Spesso l’attenzione si focalizza su fenomeni che minano la percezione della sicurezza nei cittadini: è importante raccogliere anche questi campanelli d’allarme, non trascurare le richieste delle persone e verificarne la fondatezza. Un esempio è il controllo quotidiano degli ambulanti che gravitano in centro, da quelli che offrono braccialetti di filo in cambio di un’offerta a quelli che vendono libretti.
Qualche pomeriggio fa sulle Rive, nei pressi di piazza Unità, alcuni cittadini notano 5 venditori ambulanti extra-comunitari dai modi un po’ troppo insistenti e li segnalano alla Polizia Locale che manda subito una pattuglia per verificare la situazione. Come da prassi gli operatori chiedono documenti d’identità e permessi di soggiorno ma il gruppo si dimostra subito reticente. Nel frattempo arriva una signora che ha bisogno di aiuto perché, come spiega concitatamente, ha appena subito un furto nella propria macchina in sosta lì vicino.
Pertanto, uno dei due appartenenti alla pattuglia di Polizia Locale presta attenzione alla signora, dando le spalle al gruppo e alla collega; approfittando di ciò, uno dei 5 uomini, incoraggiato dalle occhiate divertite degli altri e in totale spregio per il genere femminile, infila una mano nei pantaloni ed inizia a toccarsi le parti intime davanti alla Sottufficiale. A rendere ancor più grave una situazione già pesante, la completa indifferenza di esibirsi in un luogo pubblico pieno di gente. Un fatto inaccettabile in sé, al di là dell’etnia del protagonista: è un’offesa alle donne, più ancora che alla divisa.
Il molestatore viene perciò condotto al Comando per le procedure di rito a partire dall’identificazione: si tratta di N.M. senegalese di 24 anni con un decreto di revoca del permesso di soggiorno emanato dal Questore di Trieste (è ancora presente regolarmente in Italia poiché ha 15 giorni di tempo per lasciare il territorio nazionale).
Formalizzata nei suoi confronti la denuncia a piede libero per una lunga serie di gravi reati: molestie1 con circostanze aggravanti, atti osceni in luogo pubblico2, oltraggio a Pubblico Ufficiale3 e rifiuto di declinare le proprie generalità4. Sanzionato in via amministrativa anche per commercio abusivo5.
1 Codice penale art. 61 + art. 660 (arresto fino a 6 mesi o ammenda fino a 516 euro)
2 Codice penale art. 527 (sanzione pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro)
3 Codice penale art. 341 (reclusione da 6 mesi a 2 anni)
4 Codice penale art. 651 (arresto fino a 1 mese o ammenda da 206 euro)
5 Legge Regionale n. 29/2005 artt. 42 e 81